E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto 23 luglio 2020, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, avente ad oggetto l’Istituzione del Fondo emergenziale per le filiere in crisi. Soggetti beneficiari del decreto sono l'impresa agricola di allevamento di ovicaprini, vitelli, suini e conigli e di macellazione e/o trasformazione di carni di vitello o di suino che attivi forme di ammasso privato. Il sostegno è previsto anche per l'impresa di trasformazione del latte bufalino che abbia acquistato, congelato e utilizzato per la produzione latte di bufala.
Il decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 23 luglio 2020 riguardante l’Istituzione del Fondo emergenziale per le filiere in crisi è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 215 del 29 agosto 2020.
Il DPCM 11 marzo 2020, per arginare la pandemia determinata dal COVID-19, ha limitato fortemente le attività produttive e commerciali e che la normativa Unionale di settore non prevede interventi di regolazione di mercato per le carni di vitelli di età inferiore a otto mesi. Per questo l'art. 222 del decreto Rilancio ha stanziato delle risorse nazionali che possono essere utilizzate a tale fine.
Beneficiari
Soggetti beneficiari del decreto sono:
- l'impresa agricola di allevamento di ovicaprini, vitelli, suini e conigli, nati allevati e macellati in Italia; - l'impresa, anche in forma di cooperativa, di macellazione e/o trasformazione di carni di vitello o di suino, nati allevati e macellati in Italia, che attivi forme di ammasso privato;
- l'impresa di trasformazione del latte bufalino che abbia acquistato, congelato e utilizzato per la produzione latte di bufala.
Sono in ogni caso escluse le imprese che fossero già in difficoltà il 31 dicembre 2019.
Il nuovo decreto prevede che alle imprese agricole di allevamento di suini è concesso un aiuto fino a 20 euro per ogni capo di suino macellato nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 23 milioni di euro e fino a 18 euro per ogni scrofa allevata nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 7 milioni di euro.
a) Alle imprese agricole di allevamento di conigli è concesso un aiuto fino a 1 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020.
b) Alle imprese agricole di allevamento di caprini è concesso un aiuto fino a 6 euro per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020.
c) Alle imprese agricole di allevamento di ovicaprini è concesso un aiuto fino a 3 euro per ogni pecora e/o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020.
d) Alle imprese agricole di allevamento di vitelli da carne è concesso un aiuto fino a 110 euro per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020.
Il soggetto beneficiario deve pertanto presentare al soggetto gestore una apposita domanda per il riconoscimento dell'aiuto. La domanda potrà essere offerta dal soggetto gestore al soggetto beneficiario in modalità precompilata.
Il decreto inoltre ha stanziato la cifra di 10 milioni di euro da destinare ad aiuti all'ammasso privato di prosciutti DOP, in questa ipotesi le domande di ammasso sono presentate ad Agea in modalità telematica.
Il progetto di Unione Imprese Italiane è stato pensato prima che si verificasse l’emergenza causata dal virus COVID-19 con la finalità di essere un sostegno e un aiuto alle imprese.
A Maggior ragione dopo che il sistema economico italiano è stato duramente provato dall’attuale emergenza, Unione Imprese Italiane ha voluto dare il proprio contributo allo sforzo di risollevare il sistema produttivo del Paese e le aziende che ne rappresentano la spina dorsale. Pertanto ha deciso di ridurre il già contenuto costo dell’iscrizione (euro 300,00 annue) ad un contributo simbolico.
Per tutto il 2020 le imprese italiane potranno associarsi versando solamente la somma di 100,00€ (invece di 300,00€). L’iscrizione del 2020 varrà anche per il 2021. Un modo concreto per essere accanto alle Imprese in queto momento difficle.